danni in agguato ancora una volta?
Nonostante la pandemia in corso, anche quest’anno alla fine dell’estate abbiamo avuto il rientro a scuola in sicurezza secondo il Piano ufficiale del MIUR. Con la garanzia del distanziamento, dalla mascherina all’obbligo di green pass, l’anno scolastico è ripreso in questo mese con tutti i medesimi problemi di zaini eccessivamente pesanti, che rischiano di essere portati in modo scorretto.
Come abbiamo ricordato lo scorso maggio con la ripresa delle lezioni in presenza, rinnoviamo qui le preziose raccomandazioni dell’articolo precedente, dove si sottolineavano i principi fondamentali per avere cura della schiena dei nostri bambini, dei nostri ragazzi e dei problemi relativi a postura, sedentarietà e … all’eccessivo peso degli zaini di scuola e non solo.
Nella parte finale del libretto, in cui “La schiena risponde” si possono trovare risposte a diverse domande come
- “è vero che lo zainetto è causa di mal di schiena?”,
- “è vero che la Scoliosi si cura con il Nuoto?”
- “Lo sviluppo veloce della schiena può creare mal di schiena?” … ed altre
Semplici risposte fornite in questa pubblicazione fornita dall’ A.I.F.I. (Associazione Italiana di Fisioterapia), sempre utile per ricordarci che questi atteggiamenti posturali ricorrenti possono creare gravi conseguenze e rimanere cattive abitudini, che in aggiunta al mal di schiena, possono essere più serie perché possono influire in maniera determinante sul sistema posturale, causando anche scoliosi e ipercifosi (dorso curvo).
Per questo motivo è assolutamente necessario e fondamentale ricordare alcune buone regole come la scelta dello zaino o della cartella, come usarlo correttamente, la postura da mantenere con alcune piccole attenzioni che con la comprensione possono diventare delle buonissime abitudini.
Sappiamo tutti che nelle ore scolastiche e non solo è abbastanza inutile invitare il bambino o il ragazzo a “stare dritto” con la schiena. Non esiste un concetto vero e proprio di postura corretta: è importante però la postura che favorisce l’attenzione e facilita la capacità di concentrazione: tutto questo viene supportato dalla modifica continua della posizione sulla sedia. È quindi preferibile non mantenere una sola postura per ore, ma piuttosto modificarla spesso. Ecco come si può strutturare una modifica alle abitudini dei nostri figli: in seguito a una valutazione globale del problema, individuato con il supporto del professionista (medico, osteopata o fisioterapista), si potrà individuare un intervento comune nel rapporto tra genitori e figli e professionista, durante il quale vengono condivisi i risultati della valutazione identificando insieme un piccolo progetto riabilitativo. Si evidenzieranno insieme obiettivi che consentano di sostenere una modifica di queste piccole abitudini nel modo il più armonioso possibile.
Come strumento di lavoro si potrà utilizzare, a seconda dell’età, il gioco o le situazioni giocose di complicità, dato il coinvolgimento spontaneo e la sua motivazione intrinseca e i diversi giochi utilizzati potranno variare a seconda dell’età, delle necessità e delle esigenze individuate per raggiungere determinati obiettivi.
Nel bene o nel male i dettagli fanno la differenza insieme alla postura su cui rimane sempre fondamentale e necessaria una grandissima attenzione.
Sicuramente ci potrà essere utile questo schema estratto dal web, dove è importante mantenere alta l’attenzione alle diverse parti del corpo: una postura corretta o sbilanciata con abitudini corrette per lo zaino, il collo e la parte alta della schiena, le spalle, le anche e le ginocchia.
Una postura sbagliata non significa determinare maggiormente il rischio di scoliosi. Infatti la scoliosi è una deformità vertebrale strutturata, caratterizzata da una curvatura e da una rotazione della colonna vertebrale. Nella scoliosi sono le singole vertebre incluse nella curva scoliotica ad essere deformate. La postura sbagliata invece può causare modificazioni di tipo posturale, il cosiddetto atteggiamento scoliotico, un’alterazione della colonna vertebrale senza segni di malattia della colonna stessa. L’alterazione si manifesta spesso con la tendenza a portare le spalle in avanti curvando il dorso – ipercifosi posturale – anch’essa riducibile, ossia correggibile, col movimento dallo stesso bambino o da particolari consigli da parte del fisioterapista, dell’osteopata o del medico.
Non ci sono effettivamente differenze tra zaino (carico simmetrico) o cartella (carico asimmetrico): con la cartella è possibile cambiare frequentemente mano, riducendo l’asimmetria di carico e l’affaticamento della schiena. La relazione invece tra la pesantezza dello zaino e il mal di schiena determina la considerazione di elementi come la fatica, la pesantezza e il tempo in cui viene portato). È importante invece considerare la concomitanza tra peso dello zainetto e fisico più o meno debole, da cui spesso derivano eventuali problemi e patologie.
È importantissimo coltivare e mantenere l’attività sportiva a scuola e fuori per essere maggiormente in grado di sostenere meglio il peso dello zaino e di conseguenza avere anche meno mal di schiena.