Si terrà a Bologna, sabato 9 novembre, presso la Sala Londra dell’Hotel Europa un importante convegno promosso dalla “FONDAZIONE MARIA GUARINO AMOR ONLUS” (Associazione Medici Ossigeno ozonoterapia e Ricerca) sull’ Approccio multidisciplinare gli effetti dell’Ossigeno Ozono Terapia nei pazienti affetti da patologie oncologiche.
Il Dr. Roberto Cardelli sarà tra i partecipanti per ampliare maggiormente le proprie conoscenze nel campo dell’ossigeno ozonoterapia. Lo scopo di questo importante convegno (vedi il programma) è quello di far incontrare e discutere ricercatori e clinici sui riscontri nel campo della patogenesi, prevenzione e trattamento delle complicanze derivanti dai trattamenti terapeutici nei pazienti affetti da tumore.
Gli organizzatori del Convegno sono la Dr.ssa Margherita Luongo (Vice/Presidente della Fondazione Maria Guarino Amor Onlus) il Prof. Carlo Luongo Presidente, iniziatore della Fondazione Amor Onlus e l’obiettivo della Fondazione è quello di continuare a studiare e ricercare le grandi potenzialità dell’ossigeno-ozono, fino alla malattia oncologica. Ad oggi molti lavori scientifici evidenziano come questa patologia derivi da un ambiente ipossico (povero di ossigeno) a livello cellulare.
Le prime esperienze del Prof. Luongo con altri medici specialisti della famiglia Luongo hanno evidenziato un grande miglioramento della qualità di vita, un potenziamento della chemio/radioterapia, e una riduzione degli effetti collaterali che questi farmaci creano. Infatti gli studi successivi sono focalizzati a verificare se l’ozonoterapia potrà diventare una cura per il tumore.
L’ossigeno-ozono terapia è stata scoperta ben 40 anni fa, quando a promuovere la ricerca su di essa furono il Professor Carlo Luongo di Napoli e il Professor Velio Bocci dell’Università di Siena, primi a compierla in ambito scientifico. Questo portò all’inserimento dell’ossigeno-ozono terapia come branca integrante al servizio di terapia iperbarica all’Università di Napoli (attuale Università degli studi della Campania “Luigi Vanvitelli”).