La combinazione di ossigeno ozonoterapia e acido ialuronico (in somministrazione sequenziale intra-articolare) determina il raggiungimento di risultati migliori in misura statisticamente significativa, soprattutto dopo 2/3 mesi di follow-up, rispetto alle singole opzioni di trattamento.

L’osteoartrosi è una malattia in crescita costante nelle società occidentali, che si caratterizza per la progressiva degenerazione della cartilagine articolare, con conseguente aumento di costi sociali (diretti e non). L’insorgenza di OA è supportata da alcuni fattori di rischio quali l’obesità, l’età avanzata e l’attività lavorativa svolta.
Le terapie conservative tradizionali purtroppo non sono in grado di modificare il decorso della malattia (se non alleviarne i sintomi) e anche la chirurgia artroscopica non sembra dare un reale beneficio rispetto ai trattamenti conservativi.

Le terapie infiltrative rappresentano un’opzione terapeutica alternativa per un controllo efficace della sintomatologia gonartrosica.

Accanto alla terapia intra-articolare a base di acido ialuronico (HA), la cui efficacia è stata documentata in molti studi, un’opzione aggiuntiva di trattamento è data dall’ossigeno ozono-terapia, che svolge una documentata azione anti-infiammatoria e sembra essere molto efficace nelle fasi iniziali di OA.

All’Ambulatorio Arcobaleno, con il Dr. Roberto Cardelli, in molti casi viene raccomandata la scelta terapeutica di ricorrere all’ossigeno ozono terapia, somministrata a cicli ripetuti di infiltrazioni, associata all’acido ialuronico, al fine di unire l’azione anti-infiammatoria dell’ozono con quella lubrificante dell’acido ialuronico.